Chernobyl: Il contesto

Alla fine degli anni sessanta la domanda di energia dovuta ad una fase di sviluppo economico particolarmente fiorente unita alla competizione in atto sul piano militare e politico tra le due superpotenze mondiali registra un’accelerazione fortissima.

Da qui un impulso alla produzione di energia attraverso propellente nucleare.

E’ in questo contesto, pesantemente condizionato dalla competizione militare a dagli arsenali nucleari con conseguente disponibilità di plutonio e derivati che prende forma la decisione di costruire un grande impianto nei pressi di Chernobyl.
La centrale che si decide di realizzare è di grandi dimensioni e per la sua realizzazione viene addirittura edificata una nuova intera città, una nuova città modello dove alloggiare tutto il personale, i tecnici, gli operai, i dirigenti.

La città prende il nome di Pripyat e la sua costruzione è particolarmente accurata e moderna, completa di tutti i servizi, centri sportivi, parchi, piscine, scuole, ospedali e parchi per il divertimento.

Lavorare alla centrale e vivere in una nuova città modello sarebbe stato motivo di grande orgoglio in una Unione Sovietica ancora alle prese con un pressante problema di abitazioni ma dove la fierezza di servire la propria nazione legata alla fase di grande sviluppo della tecnologia aveva ancora una forte presa soprattutto per le giovani coppie.
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