Conseguenze della Catastrofe

In seguito all'esplosione avvenuta nella notte del 26 aprile 1986 gran parte degli edifici che costituivano il quarto blocco della
centrale nucleare di Chernobyl, sono stati distrutti.

Gravi danni alle strutture, determinati dall’esplosione che ha danneggiato anche le strutture di contenimento, hanno provocato un gravissimo stato di contaminazione per una vasta area.

Attraverso l’esplosione una grande quantità di frammenti sono stati proiettati fuori.

Questi frammenti erano sparsi ovunque, sui tetti degli edifici limitrofi e su tutta l'area adiacente l’unità distrutta.
In seguito si poté stabilire che, a causa delle temperature molto elevate, il combustibile nucleare e gli elementi strutturali del reattore si sono fusi in forma di lava e che essa scorreva verso l'estremità inferiore della costruzione invadendo tutti gli spazi.

Si è accertato che dal reattore distrutto oltre il 4% di materiali nucleari costituenti il reattore 4 furono dispersi in atmosfera.

Di essi circa lo 0,3% ricadde sulla zona dello stabilimento, l’1,5% nella zona di esclusione di Chernobyl, un altro 1,5% ricadde nel territorio di Ucraina, Bielorussia e Russia, e circa l'1% al di fuori dell'ex Unione Sovietica.

Le pareti e i pavimenti della sala centrale del reattore furono distrutti. La piastra superiore della struttura, strappata dall'esplosione è ricaduta all’interno del reattore. Pavimenti e pareti dell’edificio furono polverizzati dai detriti del tamburo separatore del reattore. La gru di movimentazione dei carichi si è schiantata all’interno del reattore distrutto. I locali pompe di circolazione principale a nord risultarono completamente distrutta mentre i locali pompe di circolazione principale a sud solo parzialmente.



La zona del disaeratore ebbe completamente distrutti i due piani superiori, mentre le struttura di sostegno a colonne furono proiettate nella sala macchine. La stesso sala macchina fu ulteriormente distrutta dal fuoco.

Completamente distrutto il nucleo del raffreddamento di emergenza, completamente sepolto dalle macerie delle altre strutture.
Oltre a questi danni strutturali ci furono innumerevoli distruzione di singole strutture e di locali che comunque avevano influenza relativa sulla stabilità globale dell’impianto.



Dopo l'esplosione l'intero territorio situato nei pressi della centrale distrutta risultò contaminato con elementi del nocciolo del reattore : pezzi di elementi di combustibile, gli elementi di grafite del reattore, frammenti di edifici e strutture.

I livelli di contaminazione radioattiva hanno raggiunto i 200-300 Roentgen/ora. Completamente interessata tutta la zona, per cui non esisteva un luogo sicuro dove organizzare attività di sgombero, aiuto, contenimento e ricostruzione.

Secondo varie stime, in conseguenza dell’esplosione, vennero rilasciate nell'ambiente del reattore distrutto 
della centrale elettrica nucleare di Chernobyl, 50-90 MCI di sostanze radioattive.

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