Babici
Babici rappresenta per l'Associazione di Parma un punto di riferimento sociale e territoriale indispensabile per costruire un legame e un rapporto necessario a conferire la maggiore efficacia possibile alle nostre metodologie di intervento.

Grazie al rapporto con Babici abbiamo per la prima volta intrapreso nel 2001 l'accoglienza degli orfani nel periodo estivo presso comunità locali. I primi dieci bambini sono stati accolti a Varano Melegari e a Cangelasio di Salsomaggiore. L'esperienza è stata largamente positiva, tanto che sono nati diversi altri comitati locali di "Help" proprio con lo scopo di accogliere i bambini provenienti da orfanotrofi, che non vengono ospitati presso le famiglie, proprio per evitare situazioni difficili dal punto di vista psicologico, che potrebbero crearsi con il loro ritorno nell'internato.

Le nostre metodologie di intervento a Babici si condensano sull' accoglienza in Italia di alcuni bimbi dell' istituto, sull' invio di generi di prima necessità, nell' avere fornito al centro un' ambulanza a disposizione dell' intero comprensorio, nella installazione già attuata di filtri appositi sull' impianto idrico dell' Istituto per rendere fruibile dal punto di vista igienico l' acqua del pozzo attuale.

Nel corso del 2003 abbiamo avviato il rifacimento dei servizi sanitari dell’ orfanotrofio, operazione estremamente impegnativa sia sul piano pratico che su quello finanziario.

Durante lo stesso convoglio di Aprile 2003 è stato donato all’ orfanotrofio un autobus IVECO 370.10.25 completamente revisionato e messo a disposizione della nostra Associazione espressamente per questo scopo dalla Azienda TEP di Parma a condizioni particolarmente favorevoli.



Questo mezzo consente ai piccoli ospiti della struttura di uscire da un isolamento cui erano confinati dalla completa immobilità del vecchio autobus di proprietà dell’ orfanotrofio.

Perchè Babici
Babici è stata scelta perché riferimento di un bacino territoriale, perché i contatti stabiliti hanno portato a rapporti umani di fiducia reciproca, perché presidio sociale territoriale indispensabile nelle locali condizioni bielorusse e quindi terminale ideale nella zona per le nostre attività.
A Babici siamo arrivati tramite uno dei tanti convogli umanitari, portando generi alimentari all'orfanotrofio, nel quale vivono circa 150 bambini.
Storia del progetto
Fin dai primi approcci abbiamo potuto toccare con mano la situazione logistica disastrosa dell'internato: bagni fatiscenti, acqua non potabile, mancanza di collegamento con la città, difficoltà nel rispondere alle emergenze sanitarie, scarsa disponibilità di approvvigionamento per la mensa dell'Istituto. Per questo abbiamo deciso di concentrare lì i nostri sforzi, avendo un referente certo e potendo misurare l'efficacia del nostro progetto.

Le nostre metodologie di intervento a Babici si condensano sull'accoglienza in Italia di alcuni bimbi dell'istituto, sull'invio di generi di prima necessità, nell'avere fornito al centro un' ambulanza a disposizione dell'intero comprensorio, nell'attuale progetto in cantiere che consiste nell'installazione di filtri appositi sull'impianto idrico dell'Istituto per rendere fruibile dal punto di vista igienico l' acqua del pozzo attuale.
Come sostenere
L' esperienza di Babici si costruisce giorno per giorno , secondo le priorità che emergono, attraverso il sostegno dei materiali e dei fondi necessari a portare a compimento i progetti locali.

Naturalmente la base del lavoro di supporto a Babici è costituita sia dalla raccolta di aiuti finanziari, sia dalla raccolta di generi di prima necessità, sia dalla disponibilità all' aiuto manuale nello stoccaggio, organizzazione e divisione dei materiali offerti.

UA-22883671-1